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Piazza Affari piatta, bene Stellantis. Hera affonda a -5%

6 Settembre 2022 17:51

Giornata interlocutoria per Piazza Affari dopo il tonfo della vigilia. In Europa continua a tenere banco la questione energia dopo l’annuncio del colosso energetico russo Gazprom di non riattivare il gasdotto Nord Stream 1. In attesa della riunione di venerdì dei ministri europei dell’Energia che discuteranno di tetto al prezzo del gas, ieri Francia e Germania hanno stretto un patto per gas-elettricità. L’accordo prevede l’aumento delle forniture di gas dalla Francia alla Germania. Dal canto suo, la Germania continuerà a fornire energia elettrica alla Francia per ovviare alle carenze provocate dai lavori di manutenzione in corso in diversi reattori nucleari francesi.

Dal fronte banche centrali continua il trend di inasprimento della politica monetaria globale con la Reserve Bank australiana che ha alzato i tassi di 50 punti base, portandoli al livello più alto dal 2015. In Cina, dopo il taglio del coefficiente di riserva di ieri da parte della Banca popolare cinese, il governo sta accelerando per l’introduzione di nuove politiche a sostegno della crescita. Ad oggi i i contagi Covid si stanno intensificando con circa 65 mln di abitanti in lockdown (aree produttive per circa il 35% del PIL cinese).

Il Ftse Mib segna in chiusura una variazione nulla a 21.480 punti. In recupero Stellantis (+1,34%) dopo i forti cali della viglia; bene anche Pirelli a +3%. Moderato rimbalzo per Tim (+0,4% a 0,203 euro). Secondo quanto riporta Bloomberg, Cassa Depositi e Prestiti sarebbe favorevole a rinviare a dopo le elezioni del 25 settembre la propria offerta per la rete di Tim. Inizialmente CDP avrebbe dovuto presentare la propria offerta intorno a metà settembre, (mentre il termine per l’accordo dovrebbe rimanere fissato per il 31 ottobre) Il Governo, infatti, discute da mesi su una potenziale fusione tra Tim e Open Fiber, con l’obiettivo di creare una rete unica nazionale ed evitare quindi una duplicazione degli investimenti.

Sul fronte opposto, hano sofferto oggi i titoli oil con ENI giù del 2,75 per cento e Tenaris del 3,43%. Tra le utility seduta difficile per Hera (-5,14%) con Kepler Cheuvreux che ha tagliato la raccomandazione a hold dal precedente buy. Sul fronte price cap al gas russo, la UE ha pubblicato alcuni documenti di analisi sui possibili interventi per l’energia, sull’eventuale introduzione di un price cap per il gas proveniente dalla Russia e sulle possibili modifiche ai meccanismi di mercato del TTF. “Andrà verificato se la UE introdurrà anche meccanismi di supporto finanziario alle utilities”, rimarca Equita che nel settore utilities vede a maggior rischio le società esposte ai rischi legati per i margin calls sui derivati dei contratti di fornitura gas (esposizioni non note), alle forniture di gas ai clienti finali (delinquency rate) e all`acquisto di gas per le centrali CCGT, cioè Enel, a2a, Iren ed Hera.