Piazza Affari positiva (+0,2%) nonostante le cedole, in evidenza Leonardo
L’andamento positivo di Wall Street sostiene le borse europee, che chiudono sopra la parità. A Piazza Affari, il Ftse Mib termina in rialzo dello 0,2% a 25.821 punti, con Leonardo in vetta (+3,5%) dopo le indicazioni dell’Ad Leonardo sulle prospettive per il 2023. “Nel mondo della difesa e sicurezza stanno crescendo gli investimenti in tutto il mondo; quindi, è un settore che sta crescendo in misura significativa”, ha sottolineato Profumo.
In luce anche Italgas (+2,8%) e Intesa Sanpaolo (+2,7%) dopo le rassicurazioni sulla capacità di rispettare i target relativi alla remunerazione degli azionisti. L’istituto ha precisato che il Common Equity Tier 1 ratio fully loaded del Gruppo è atteso collocarsi al 31 dicembre 2022 su livelli nell’ordine del 13% e successivamente su livelli che rispettino ampiamente l’obiettivo superiore al 12% nell’orizzonte del Piano di Impresa 2022-2025.
In coda Enel (-3,3%) e Snam (-2,7%), frenate dallo stacco dell’acconto sul dividendo dell’esercizio 2022. Nel dettaglio, Enel ha pagato un acconto di 20 centesimi per azione mentre Snam ha distribuito 11 centesimi per azione.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund rimane poco mosso a 180 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 4% dopo la risalita di venerdì. Euro/dollaro in rialzo a 1,087 dopo aver superato momentaneamente quota 1,09. Ancora acquisti sul petrolio dopo i guadagni della scorsa ottava, in scia alle prospettive di ripresa della Cina, con il Brent vicino agli 89 dollari al barile.
L’attenzione resta focalizzata sulla politica monetaria, in vista delle riunioni di Fed e Bce della prossima settimana. Secondo indiscrezioni, Powell e colleghi starebbero valutando una pausa in primavera dal ritmo di rialzo dei tassi. Messaggi restrittivi invece dalla Bce, con le parole del governatore della banca centrale olandese, Klaas Knot, che ha parlato di diversi ritocchi da 50 punti base. Anche Peter Kažimír, governatore della banca centrale della Slovacchia, ha invocato altre due strette da 50 punti base da parte della Bce.
Focus anche sulle trimestrali americane, con i conti di Microsoft, IBM, Tesla, Visa e Mastercard in uscita nei prossimi giorni. Sul fronte macro, l’indice di fiducia dei consumatori dell’eurozona è salito a -20,9 punti a gennaio, mentre in settimana sono attesi gli indici Pmi preliminari di gennaio, il Pil Usa del 4Q e il core Pce statunitense di dicembre.