Piazza Affari prevista in caduta libera in avvio, future Ftse Mib segnano un tonfo di oltre il 10%
Si prevede un lunedì nero per Piazza Affari che dovrebbe aprire con un calo di oltre 10 punti percentuali. Il listino milanese è già reduce da un’ondata di vendite. Venerdì scorso l’indice Ftse Mib ha chiuso con una flessione del 3,5% finendo a 20.800 punti, sui minimi da agosto 2019. Rispetto ai top del 19 febbraio, che corrispondevano con i massimi ultradecennali per l’indice guida, il crollo è del 18% circa. In Italia il bilancio dei contagi da coronavirus continua a salire arrivando, secondo l’ultimo aggiornamento, a 7.375 casi totali. Nel fine settimana il governo ha emanato un nuovo decreto per contenere l’epidemia allargando la zona rossa a tutta la Lombardia e ad altre 14 province. Intanto da Bruxelles è arrivato il via libera al piano straordinario di aiuti deciso dal governo per mitigare i contraccolpi economici derivanti dal virus. Una misura che aumenta il deficit di bilancio al 2,5% rispetto a quanto definito in precedenza.
Ma non solo coronavirus. I mercati si devono confrontare oggi anche con la caduta del petrolio del 30% circa, dopo il flop della riunione tra i paesi Opec e non Opec. La Russia ha detto no alla proposta di nuovi tagli alla produzione e l’Arabia Saudita ha deciso di varare sconti massicci ai prezzi di vendita ufficiali del proprio petrolio, scatenano l’avversione al rischio sui mercati. I listini asiatici si muovono tutti in profondo rosso, con i titoli energetici Ko. La Borsa di Tokyo ha chiuso precipitando di oltre -5% e crollando al minimo di chiusura in oltre un anno. Da segnalare che il listino azionario del Giappone è in perdita del 16% dall’inizio dell’anno. Intanto continua l’incetta di Treasuries Usa. Il risultato è che i tassi decennali dei titoli di stato Usa precipitano al valore più basso della loro storia, bucando anche la soglia dello 0,5%.