Piazza Affari prevista in forte ribasso in avvio, futures Ftse Mib giù del 4% sui timori del contagio da coronavirus
La settimana dovrebbe iniziare con tono decisamente negativo per Piazza Affari, sui timori del diffondersi del coronavirus in Italia. Già venerdì scorso l’indice Ftse Mib ha chiuso in affanno, registrando un -1,2% e finendo a 24.773 punti e il future in questo momento segna un ribasso di circa il 4%. Stando agli ultimi aggiornamenti, l’Italia è il paese ex Asia più colpito dal coronavirus, con 152 casi di persone infettate e tre decessi.
Come riporta l’Ansa, per gli 11 paesi delle zone focolaio è scattato il cinturamento: posti di blocco delle forze dell’ordine impediscono l’ingresso e l’uscita degli abitanti (circa 50mila in tutto). La Lombardia si conferma la regione con il più alto numero di contagiati, 112, compresi i due morti. Chiuse scuole, università. Divieto di ingresso anche ai musei. Sospese le messe, stop anche alle visite al Duomo di Milano (per i turisti) e alla Scala.
I timori per la propagazione dell’epidemia del coronavirus fuori dai confini della Cina peseranno anche sulle Borse europee, attese aprire in calo. Le autorità di Seoul hanno alzato l’alert coronavirus al record di sempre, a seguito del boom di nuovi casi del weekend (763 persone malate di Covid199. L’alert ha scatenato forti vendite alla borsa di Seoul: l’indice azionario benchmark Kospi ha perso fino a -3,74%. In picchiata i titoli delle compagnie aeree Korean Air Lines -5,52% e Asiana Airlines -5,54%, che hanno annunciato la sospensione dei voli a Daegu, la quarta città più grande della Corea del Sud.
Focus anche sul boom delle quotazioni dell’oro. I prezzi del contratto spot sono volati nella giornata di ieri di oltre 30 dollari o +1,83%, salendo fino a $1,679,70 l’oncia, al record dal 6 febbraio del 2013, dunque in sette anni. Gli investitori seguono da vicino l’evolversi della situazione preoccupati di un impatto più prolungato di questa crisi sanitaria sull’economia mondiale.