Piazza Affari prosegue striscia rialzi, impennata di Mediaset, Atlantia e Telecom
Prosegue l’ascesa di Piazza Affari alla terza seduta consecutiva in convinto rialzo. Il Ftse Mib si è spinto fino a 22.731 punti (+1,15%). In attesa dei dati sul mercato del lavoro usa in arrivo domani, oggi la Bce ha mantenuto invariata la politica monetaria eliminando dal comunicato ufficiale la promessa di espandere il suo piano di Quantitative easing “in dimensioni e durata”, ma ha mantenuta quella di proseguirlo fino a settembre del 2018 o anche oltre, se necessario. Il presidente Mario Draghi ha ricordato che quella promessa era stata aggiunta nel 2016, quando la situazione era molto diversa rispetto a quella attuale.
Strappo al rialzo oggi per Mediaset (+9,22%). Sul mercato si sono rincorse voci di un futuro scenario che vedrebbe tornare in auge l’ipotesi di fusione tra Mediaset e Tim. A riaccendere tale prospettiva sono gli ultimi sviluppi con il fondo Elliott pronto a far battaglia su Telecom Italia spingendo Vivendi a un cambio di strategia. I francesi sono anche secondo azionista di Mediaset con cui è in atto un contenzioso giudiziario legato al mancato acquisto di Premium da parte di Vivendi.
Effervescente anche Telecom Italia (+4,6%) con il fondo Elliott che sarebbe pronto a salire al 10% del capitale e tra i suoi piani spiccherebe un cambio di rotta sul fronte scorporo della rete: l’idea sarebbe quotare la nuova società e farne una specie di terna delle infrastrutture tlc con Telecom Italia non più socio di riferimento e un socio pubblico di riferimento.
Atlantia (+5%) ha confermato di aver preso contatti preliminari con gli spagnoli di Acs per acquistare Abertis. Un annuncio ufficiale da parte dei due gruppi arrivato dopo quanto riportato da Expansion, secondo il quale Atlantia e Acs starebbero cercando un accordo per evitare una guerra di offerte e spartirsi gli asset di Abertis.
Infine Azimut (+0,27%) che ha registrato nel 2017 un utile netto pari a 214,8 milioni di euro, in deciso aumento rispetto ai 172,7 milioni conseguiti nel 2016. I ricavi si sono attestati a 810,5 milioni dai 705,7 milioni del 2016. Il patrimonio complessivo a fine anno ha raggiunto quota 50,4 miliardi, mostrando un rialzo del 16%. Alla luce di questa performance verrà proposto un dividendo di 2 euro per azione. Il dividendo verrà pagato 50% in contanti e 50% in azioni.