Piazza Affari: ribassi diffusi a metà seduta, non per Nexi. Attesa per Adp
Dopo un avvio in leggero rialzo, Piazza Affari torna a imboccare la strada dei cali come accade nel resto d’Europa. A metà seduta l’indice Ftse Mib segna un calo di oltre l’1,8% a 19.027 punti. Sui mercati prevale ancora una certa cautela tra le speranze per la ripresa economica (alimentata da alcuni dati macro, tra cui le vendite al dettaglio tedesche) e tra i timori per il continuo aumento dei casi di coronavirus.
Sul fondo del listino Banco Bpm (-3,54%) al centro dei riflettori per le indiscrezioni stampa circa una business combination con Mps. Equita giudica al momento “lo scenario di un’aggregazione fra Banco Bpm e Mps molto prematuro visto che Mps deve completare il piano di derisking annunciato ieri entro fine anno”. Certo è, aggiungono gli esperti, che “post cessione degli 8 miliardi di euro di Npe ad Amco – con un Npe ratio al 4% e un Cet1 di 11%, Mps diventa un target di M&A molto più appetibile rispetto al passato”. Sotto pressione anche gli industriali, con cali superiori al 3% per Atlantia, Pirelli e Cnh Industrial. Tra i migliori del listino spicca Nexi che sale di oltre l’1%. Ieri la paytech e Intesa Sanpaolo hanno ottenuto le necessarie autorizzazioni dalle autorità competenti e quindi hanno perfezionato oggi l’accordo strategico, firmato lo scorso dicembre riguardante i sistemi di pagamento.
Nel pomeriggio dagli Stati Uniti giungeranno il sondaggio Adp sulla variazione degli occupati, come anticipazione dei dati sul lavoro che verranno pubblicati domani (un giorno prima per la festività di venerdì), oltre che l’Ism manifatturiero. In serata la Fed pubblicherà i verbali dell’ultima riunione.