Piazza Affari ritraccia dai massimi, male Ferragamo e Italgas
Il Ftse Mib non si scompone e parte oggi in moderato calo (-0,18% a 24.499 punti) nonostante l’acuirsi del rischio di nuove elezioni politiche. Anche il terzo giro di consultazioni si è infatti concluso con un nulla di fatto. Il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, ha proposto un governo neutrale fino a dicembre così da approvare la legge di bilancio e mettere in atto le misure necessarie per evitare l’aumento dell’Iva. Questa ipotesi però è stata subito bocciata sul nascere da M5S e Lega.
Ieri l’indice Ftse Mib aveva chiuso con un rialzo dello 0,86% a quota 24.544 punti, pari ai massimi di chiusura dal lontano giugno 2008 e confermandosi la migliore Borsa continentale in questa prima parte dell’anno.
Avvio difficile oggi per Salvatore Ferragamo all’indomani dei conti del primo trimestre. Il titolo cede l’1,05% a 34,2 euro. Il primo trimestre 2018 ha visto l’utile netto scendere del 18,8% a quota 9 milioni di euro. In calo anche i ricavi a 304 milioni di euro (-1,7% rispetto ai 309 milioni di euro del primo trimestre 2017): l’ebitda si attesta a 32 mln (-1,9%).
Vendite in avvio anche per Italgas con un calo di oltre l’1% a 5,276 euro. Nei primi tre mesi del 2018 Italgas ha registrato un utile netto in crescita del 4,5% a 74,7 milioni di euro, mentre il Margine operativo lordo (Ebitda) si è attestato a 198,4 milioni (+2,7%).
Poco mossa Intesa Sanpaolo (-0,09%) che a metà giornata diffonderà i conti del primo trimestre aprendo il valzer delle trimestrali bancarie. Le stime degli analisti per il primo trimestre 2018 sono di un utile netto per Intesa di 925,8 milioni di euro (range stime raccolte da Bloomberg va da 851 mln a 1,1 mld), con ricavi totali a 4,41 mld.