Piazza Affari sale in sintonia con Wall Street, boom di TIM (+30%)
Incipit della settimana con prevalenza degli acquisti a Piazza Affari che si è accodata al buon umore dei mercati con nuovi record per Wall STreet nel giorno dell’annuncio della riconferma di Jerome Powell alla guida della Federal Reserve. Sono così passati in secondo piano i timori legati all’aumento dei casi di Covid in Europa, con le restrizioni in Olanda che hanno causato scontri. Oggi è entrato in vigore il lockdown in Austria.
A fine contrattazioni in Ftse Mib segna +0,17% a 27.382 punti ammortizzando senza contraccolpi l’effetto dividendi generato dalla stocco cedola di ben 9 titoli dell’indice guida milanese. Spicca il dividendo di Banca Generali (2,7 euro); stacco acconto cedola invece per Intesa Sanpaolo (0,0721 euro) e Poste Italiane (0,185 euro).
Protagonista indiscussa di giornata è stata Telecom Italia (+30,2% a 0,4513 euro), finita nel mirino del fondo americano Kkr che propone un’OPA sull’intero gruppo al prezzo indicativo di 0,505 euro per azione che valuta la società quasi 11 miliardi di euro. L’offerta è a premio del 46% rispetto al valore a cui il titolo Telecom Italia ha chiuso venerdì scorso, e superiore al massimo in 52 settimane di 47 centesimi circa, raggiunto dall’azione nel mese di marzo. I francesi di Vivendi, primo azionista con il 24%, erano entrati nel gruppo tlc italiano (quota che pagarono 1,03 euro per azione), potrebbero essere un ostacolo al successo dell’offerta del fondo americano. “Le dichiarazioni del governo sono al momento favorevoli. La reazione dei partiti politici è invece a nostro avviso il punto chiave da valutare, così come quella degli azionisti”, rimarca Equita SIM. “Vivendi detiene oggi in potere di veto di fatto sulle operazioni straordinarie – aggiunge la sim milanese – . Pensiamo che possa essere tentata di accettare l’offerta negoziando la migliore uscita possibile. Tuttavia finora ha commentato che è improbabile che venga accettata l’offerta”.
Tra gli altri titoli, movimento rialzista per Unicredit (+0,77%) in scia alla positività delle banche Usa dopo la riconferma di Powell. Bene anche ENI (+1,31% a 12,328 euro) che ha annunciato che la nuova società in cui confluiranno i business retail e rinnovabili si chiamerà Plenitude, con target ebitda a 1,3 miliardi di euro nel 2025.
Molto bene ancora una volta Ferrari (+2,75% a 246,3 euro), sui nuovi massimi storici. Torna nei pressi dei massimi assoluti anche Moncler (+1,42%).