Piazza Affari sbanda a -0,94%, banche e utility con il fiatone
Prevalenza delle vendite oggi a Piazza Affari. Il Ftse Mib, dopo un avvio intonato al rialzo, ha progressivamente fatto spazio alle vendite chiudendo a 25.077 punti (-0,94%) e confermando la recente sottoperformance. Cattivo umore dei mercati Ue che stride rispetto alle rassicurazioni arrivate ieri sera da Jerome Powell. IL numero uno della Federal Reserve ha rimarcato come l’istituto centrale Usa tiene d’occhio l’inflazione ma non si affretta ad alzare i tassi.
Dal fronte macro sono arrivate nuove conferme sulla forza della ripresa anche in Europa con l’aumento del PMI dei servizi a giugno da 55,2 a 58 che riflette l’ottimismo sulle riaperture delle economie poiché la domanda ha ricominciato a crescere. Il PMI manifatturiero è aumentato da 62,2 a 62,4.
In prima fila oggi i titoli oil sotto la spinta dei nuovi rialzi dei prezzi del greggio. In particolare Tenaris ha chiuso la giornata con +0,67%. Bene anche ENI (+0,08% a 10,422 euro) che stando a quanto dichiarato dal suo ceo Claudio Descalzi potrebbe prendere in considerazione lo spin-off delle attività di bioraffineria per unirle alle operazioni retail, come pensa di fare con gli asset delle rinnovabili. “E’ prematuro, ma è un’operazione che potrebbe essere interessante in futuro”, ha detto ieri Descalzi intervenendo all’evento virtuale dedicato al tema ‘Global Energy Transition 2021’.
Male Enel (-1,69%) così come tutto il settore utility (-1,88% Hera). Giornata opaca anche per le banche(-0,16% Unicredit, -1,11% Intesa Sanpaolo, -1,33% Bper) che hanno comunque ridotto le perdite nella seconda parte di seduta in scia alle parole di Luis De Guindos, vicepresidente della Bce, che ha aperto alla rimozione delle limitazioni sui dividendi delle banche. “Se il ritmo dell’attività che stiamo stimando continuerà, chiaramente questa raccomandazione prima o poi sparirà”, ha detto oggi De Guindos. La Bce prevede di prendere una decisione sui dividendi delle banche e anche sui buyback il prossimo 23 luglio.
Tra i pochi segni più di oggi spicca Campari con un rialzo dello 0,45% circa giovandosi del rialzo della guidance da parte di Pernod Ricard grazie a un ritmo di ripresa del business più forte del previsto. Equita ricorda che il read across per Campari è in genere limitato, dato il diverso mix geografico (China + India = 22% del fatturato pre-Covid Pernod vs. 2% per CPR), di canale (Global Travel retail 7% per Pernod vs. 1.6% per CPR) e di prodotto (1/3 del fatturato Campari negli aperitivi).
Debole, infine, Leonardo (-1,29%) con i rumor di quotazione di DRS in autunno che non scaldano gli investitori. Lo scorso 24 marzo Leonardo aveva annunciato il rinvio dell’IPO per le avverse condizioni di mercato che non consentivano un’adeguata valutazione di DRS.