Piazza Affari sotto la parità prima della Fed, tracollo Campari
Chiusura debole per le borse europee, con Wall Street incerta prima del verdetto della Fed sui tassi. A Piazza Affari, Ftse Mib in ribasso dello 0,4% a 33.655 punti. A picco Campari (-7,5%) dopo le dimissioni del Ceo, dopo soli cinque mesi in carica, per motivi personali. Male anche Poste Italiane (-3%) dopo l’ok del governo all’ulteriore privatizzazione. In rialzo, invece, Telecom Italia (+3%), Banco Bpm (+2,9%) e Saipem (+2,8%) con il nuovo contratto da $2 miliardi in Arabia Saudita.
Riflettori puntati sulla banca centrale americana, che stasera taglierà i tassi di 25 o 50 punti base e annuncerà le nuove proiezioni dei funzionari sul costo del denaro (il cosiddetto dot plot).
Dall’agenda macro sono giunti i dati sull’inflazione del Regno Unito (stabile al 2,2%) e quelli finali sui prezzi al consumo dell’eurozona, che confermano la lettura preliminare (2,2% anno su anno e 2,8% per il Cpi core) ad eccezione della variazione mensile, rivista al ribasso da +0,2% a +0,1%. Domani e dopodomani l’attenzione si sposterà rispettivamente sulla Bank of England e la Bank of Japan.
Sull’obbligazionario, spread Btp-Bund in lieve rialzo a 138 punti base, con il decennale italiano in aumento al 3,57% e il benchmark tedesco al 2,19%.
Tra le materie prime, il petrolio Brent si attesta a 73,8 dollari al barile, mentre l’oro viaggia poco sopra i 2.570 dollari l’oncia aspettando di capire l’entità del taglio della Fed.
Sul Forex, cambio euro/dollaro sostanzialmente stabile a 1,112 e dollaro/yen in calo a 141,2 aspettando le banche centrali.