Piazza Affari tenta di risalire, scattano banche e FCA
Avvio confortante per Piazza Affari dopo le difficoltà della vigilia. Il Ftse Mib, caduto del 4,81% alla vigilia, si muove in rialzo dello 0,42% a quota 18.873 punti. Ieri sera il Dow Jones è capitolato del 6,9%, calo del 5,84% per lo S&P 500. I mercati hanno pagato i timori di una seconda ondata di coronavirus negli Usa dopo che i contagi sono tornati a salire in diversi Stati dopo il ritiro delle misure di lockdown. E’ pesato anche l’outlook cauto della Federal Reserve (Fed). Sulle stime della banca centrale Usa è intervenuto in maniera vigorosa il presidente Donald Trump incolpandola di aver depresso l’umore del mercato con previsioni troppo cupe.
Sul parterre di Piazza Affari si muovono bene le banche, tra le più penalizzate alla vigilia. Mediobanca segna un progresso di oltre +2,8%, +1,5% Bper e Banco BPM. Tentativo di recupero anche per la galassia Agnelli: FCA segna +2% dopo il -7,7% di ieri complice anche la spada di damocle del possibile avvio di un’istruttoria da parte dell’antitrust Ue relativa alla fusione con Psa, che potrebbe allungare i tempi del deal.
Infine sale Atlantia (+2,2%) nonostante il debole primo trimestre. In scia all’impatto della pandemia causata dal Covid-19 sulle concessionarie autostradali e aeroportuali del gruppo, Atlantia mostRA una perdita del periodo di pertinenza del gruppo di 10 milioni di euro rispetto all’utile rilevato del primo trimestre 2019 pari a 157 milioni, mentre il margine operativo lordo (Ebitda) ha mostrato una contrazione del 19% a 1,271 miliardi (-16% su base omogenea). Nel periodo in esame i ricavi operativi sono scesi del 15%, attestandosi a 2,21 miliardi rispetto ai 2,591 miliardi del corrispondente periodo nel 2019 (-10% su base omogenea).