Piazza Affari termina a -0,15%, fari puntati sulla Fed
Chiusura poco mossa per le borse europee, in linea con l’andamento di Wall Street nelle prime ore di contrattazioni, aspettando la conclusione del meeting della Fed. A Piazza Affari il Ftse Mib archivia gli scambi in flessione dello 0,15% a 30.295 punti.
Sul paniere principale di Piazza Affari, acquisti soprattutto su Leonardo (+4,3%), pronta a firmare un accordo con la franco-tedesca KNDS per formare una joint venture, Amplifon (+3,4%) dopo l’accordo per l’acquisizione del Gruppo Audical che segna l’ingresso della società italiana in Uruguay, ed Erg (+2,8%), mentre arretrano Telecom Italia (-3,7%) e Iveco (-2,3%).
Riflettori puntati sulla Fed, che lascerà i tassi invariati e diffonderà i “dot plot” e le stime aggiornate su crescita e inflazione. Il presidente Powell tenterà con ogni probabilità di smorzare le aspettative sui tagli nei prossimi 12 mesi, attualmente pari a 4 mosse da 25 bp a partire da maggio. Intanto, i dati sui prezzi alla produzione di novembre mostrano una variazione nulla su base mensile e un rallentamento allo 0,9% su base annua (dall’1,2% di ottobre).
Domani si riuniranno invece la Bce e la Bank of England, che a loro volta dovrebbero mantenere inalterato il costo del denaro.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp/Bund si riduce lievemente a 176 punti base, con il rendimento del decennale italiano in calo al 3,93%. Il Treasury a 10 anni si attesta al 4,15% e il Bund si attesta al 2,17%.
Tra le materie prime, l’oro è poco mosso a 1.983 dollari l’oncia mentre recuperano leggermente le quotazioni del petrolio Brent dopo i dati statunitensi sulle scorte che hanno evidenziato un calo oltre le attese.
Sul Forex, l’euro/dollaro resta in prossimità di quota 1,08 mentre il dollaro/yen scivola a 145,1.