Piazza Affari termina a -1%, inflazione Usa ancora elevata
Chiusura in calo per le borse europee, frenate da Wall Street dopo la pubblicazione dei dati peggiori delle attese sull’inflazione statunitense. Il Ftse Mib archivia gli scambi in flessione dell’1% a 31.134 punti. Tra le big di Piazza Affari avanzano Saipem (+1,6%), Pirelli (+1,5%) ed Hera (+1,2%) mentre arretrano Banco Bpm (-3,9%), Stm (-3,6%) e Finecobank (-3,05%).
Il rapporto americano sui prezzi al consumo ha segnalato un incremento mensile dello 0,3%, contro lo 0,2% previsto, e una crescita su base annua del 3,1%, in rallentamento dal 3,4% di dicembre ma ancora sopra il 3%, rispetto al 2,9% del consensus.
A frenare il processo disinflazionistico sono soprattutto i prezzi dei servizi, e in particolare degli alloggi, una metrica monitorata con attenzione dalla Federal Reserve. La banca centrale è alla ricerca di prove di raffreddamento strutturale dell’inflazione e questo report sembra sostenere la tesi dei “falchi” del Fomc, restii a tagliare troppo presto i tassi di interesse.
I dati hanno innescato un rafforzamento del dollaro e un aumento dei rendimenti dei Treasury, mentre le scommesse su una riduzione del costo del denaro già a maggio si sono ulteriormente ridotte.
In giornata sono stati diffusi anche i dati sui salari nel Regno Unito, superiori alle attese (+5,8% nei tre mesi terminati a dicembre), e l’indice Zew tedesco, in miglioramento a 19,9 punti.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund resta in prossimità dei 154 bp, con il rendimento del decennale italiano in aumento al 3,93% e quello del Bund al 2,39%, mentre i Treasury decennali Usa si attestano al 4,28%.
Tra le materie prime, il petrolio Brent sale a 82,8 dollari al barile, con le previsioni dell’IEA sulla domanda a bilanciare le pressioni ribassiste. L’Agenzia Internazionale per l’Energia stima che il consumo globale aumenterà da 1,2 a 1,3 milioni di barili al giorno nel 2024, cifra che sarà facilmente compensata dall’aumento della produzione dalle Americhe.
Sul Forex il cambio euro/dollaro scende a 1,072 e il dollaro/yen raggiunge quota 150,6.