Piazza Affari termina sopra la parità (+0,3%), rendimenti Btp in rialzo
Chiusura poco sopra la parità per le borse europee, con il Ftse Mib in rialzo dello 0,3% a 27.397 punti. Tra le società del principale listino milanese svettano Amplifon (+4,1%), Campari (+3,7%) e Tenaris (+2,7%). Arretra Stm (-3,2%) dopo che Tesla ha dichiarato durante il suo Investor Day che sta utilizzando meno wafer di carburo di silicio nei pacchetti di transistor a favore della propria tecnologia interna. In calo anche Banco Bpm (-1,4%) e Unicredit (-1,25%).
Rendimenti obbligazionari ancora in ascesa, dopo gli ultimi dati macro che hanno rafforzato la prospettiva di nuovi rialzi dei tassi da parte delle banche centrali. Lo spread Btp-Bund si amplia a 187 punti base con il decennale italiano oltre il 4,6%. Per la prima volta da novembre, i Treasuries Usa a 10 anni hanno superato la soglia del 4%, accelerando fino al 4,07% mentre il rendimento del biennale viaggia sopra il 4,9%.
A febbraio, i prezzi al consumo dell’eurozona hanno registrato una variazione su base annua dell’8,5%, superiore all’8,3% previsto e marginalmente inferiore all’8,6% di gennaio. Il dato core, attentamente monitorato dalla Bce, ha addirittura accelerato al 5,6% tendenziale, rispetto al 5,3% precedente e atteso.
Anche in Italia i prezzi hanno rallentato meno delle stime (dal 10% al 9,2%, dal 10,7% al 9,9% su base armonizzata) mentre l’inflazione di fondo è passata dal 6,0% al 6,4%.
Nel complesso, i dati degli ultimi giorni sui prezzi dei principali Paesi europei hanno spinto gli operatori a prezzare un ulteriore aumento complessivo dei tassi di 150 punti base entro fine anno.
In giornata sono state diffuse anche le minute della Bce, che hanno confermato l’intenzione di alzare ancora il costo del denaro. Nell’ultima riunione i funzionari hanno definito “prematura” la preoccupazione per una stretta monetaria eccessiva, vista la distanza sostanziale dall’ipotetico tasso terminale.
Nel frattempo, Wall Street si muove contrastata con il Dow Jones a +0,4%, l’S&P500 a -0,2% e il Nasdaq a -0,5%), con Tesla in perdita di oltre 6 punti percentuali all’indomani dell’Investor Day.
Oggi sono stati diffusi i dati americani sulle richieste di sussidi di disoccupazione, nuovamente in calo nella scorsa settimana (a 190.000 unità) e su livelli storicamente bassi, a testimonianza di un mercato del lavoro ancora teso che rischia di ostacolare gli sforzi della Fed per contenere l’inflazione.
Sul Forex, cambio euro/dollaro si riporta a quota 1,06 dopo averla superata nei giorni scorsi, mentre fra le materie prime il petrolio (Brent) viaggia in rialzo verso gli 85 dollari al barile e il gas scende sotto i 47 euro/Mwh.