Piazza Affari tiene sopra la parità in avvio, bene le utilities
Partenza incerta per Piazza Affari e le altre borse europee, in un clima di attesa per l’intervento di stasera di Jerome Powell. Il Ftse Mib viaggia poco sopra la parità (+0,3%) in area 27.110 punti, con acquisti soprattutto sulle utilities Italgas (+2,4%), Snam (+2,1%) e Terna (+2,1%), oltre a Saipem (+2,2%). In ribasso invece Unipol (-1%), Interpump (-0,8%) e Prysmian (-0,7%).
Da segnalare che Jefferies ha migliorato la view sull’azionario italiano, affermando che l’economia sta trovando la sua strada e che il Pil nominale “decente” ha consentito agli utili di reggere.
Sull’obbligazionario, spread Btp-Bund poco mosso a 186 punti base con il rendimento del decennale italiano in risalita al 4,17%. Sul Forex, l’euro/dollaro scende in area 1,07 mentre fra le materie prime avanza il petrolio, con il Brent a 82,7 dollari al barile, dopo che l’Arabia Saudita ha inaspettatamente aumentato i prezzi del greggio in Asia, esprimendo fiducia nelle prospettive sulla domanda.
Focus di giornata sul discorso di Powell, che dovrebbe nuovamente respingere l’ottimismo in merito ad un taglio dei tassi nel corso di quest’anno. Intanto il presidente della Fed di Atlanta, Raphael Bostic, ha dichiarato che il solido job report di venerdì aumenta la possibilità che la banca centrale alzi i tassi fino a un picco più elevato di quanto previsto in precedenza.
Oggi si è riunita la banca centrale australiana, che ha incrementato il costo del denaro di 25 punti base (nona stretta consecutiva) e ha indicato che potrebbe essere necessario un ulteriore inasprimento.
Dall’agenda macro sono giunti i numeri sulla produzione industriale tedesca, in calo del 3,1% mensile e del 3,9% annuo a dicembre. In uscita oggi pomeriggio i dati sul commercio statunitense.
Sullo sfondo restano le tensioni geopolitiche sul fronte Usa-Cina dopo l’abbattimento del pallone, ma anche tra Usa e Russia con Washington pronta a imporre una tariffa del 200% sull’alluminio di Mosca.