Piazza Affari tiene sopra la parità, sale Tim
Finale contrastato per le borse europee, mentre a Wall Street arretrano i tecnologici, con il Nasdaq in calo dell’1%. A Piazza Affari, il Ftse Mib archivia le contrattazioni in rialzo dello 0,45% a 34.938 punti, con Telecom Italia (+4,1%) in spolvero. Bene anche Moncler (+2,4%), Mps (+1,9%) e Stm (+1,9%), mentre Buzzi (-1,3%), Nexi (-1,1%) e Saipem (-0,8%) chiudono in coda al listino principale.
Dall’agenda macro sono giunti i dati sull’inflazione dell’eurozona, in accelerazione al 2,4% con un dato core stabile al 2,7%. Il rialzo, in linea con le attese, non dovrebbe spostare gli equilibri in tema di tagli dei tassi ma suggerisce un approccio comunque cauto da parte della Bce.
Negli Usa, il report sull’Ism servizi (in aumento a 54,1 punti) ha evidenziato una misura dei prezzi sui massimi dall’inizio del 2023, alimentando i timori per un’inflazione persistente e una Fed poco propensa a tagliare i tassi. Crolla Nvidia (-5%) dopo aver registrato un nuovo record in apertura in scia ai nuovi prodotti annunciati dal Ceo Huang al Ces di Las Vegas.
Sull’obbligazionario, il rendimento del decennale statunitense risale di 6 bp al 4,69%, innescando un movimento analogo anche nel Vecchio Continente. Lo spread Btp-Bund si amplia leggermente a 114 punti base, con il titolo a 10 anni italiano al 3,62% e il benchmark tedesco al 2,48%.
Fra le materie prime il petrolio Brent sale a 76,7 dollari al barile, mentre il gas TTF si riporta a 47,7 €/Mwh e l’oro scambia a 2.650 dollari l’oncia.
Sul Forex, il cambio euro/dollaro scivola a 1,037 e il dollaro/yen si attesta a 157,8. Fra le criptovalute, il Bitcoin ritraccia sotto i $98.000.