Piazza Affari vola tra tregua su dazi e rumor correttivi Manovra, automotive in spolvero
Fioccano gli acquisti su Piazza Affari nella prima seduta del mese di dicembre. L’indice Ftse Mib sale del 2,46% a quota 19.661 punti. A dare slancio all’azionario a livello globale è l’annuncio arrivato a margine del G20 con l’accordo commerciale tra il presidente americano Donald Trump e il suo omologo cinese Xi Jinping, in occasione della riunione del G20 di Buenos Aires. Una vera e propria tregua nella guerra dei dazi con Trump che ha deciso di posticipare di 90 giorni l’aumento delle tariffe al 25% su merci cinesi valutate $200 miliardi, che sarebbe dovuto scattare a partire dall’1 gennaio 2019.
Per l’Italia gli ultimi rumor vedono il governo pronto a rivedere gli obiettivi di bilancio per il 2019 con deficit in area 1,9%-2%.
A Piazza Affari si muovono in forte rialzo i titoli maggiormente sensibili alla tregue sul fronte dazi con Stm arrivata a guadagnare quasi il 7%; rialzi di oltre il 4% per CNH, FCA e Brembo.
Tra le banche primeggia ancora una volta Banco Bpm (+4,16% a 2,154 euro) dopo l’accordo con Crédit Agricole per rafforzare la partnership nel settore del credito al consumo in Italia, in particolare la leadership e le quote di mercato di Agos Ducato. L’accordo prevede l’acquisizione di ProFamily da parte di Agos per 310 milioni di euro. Sul fronte cessione Npl, le offerte ricevute permetterebbero di completare un’operazione superiore al previsto per un ammontare complessivo fino a 7,8 miliardi.