Pil, Corte dei Conti: ‘Italia paga eredità decelerazione 2018, ma segnali incoraggianti’
L’economia italiana sconta l’eredità del forte rallentamento di fine 2018, che si è tradotto in una recessione tecnica. Lo afferma la Corte dei Conti, nel Rapporto 2019 sul coordinamento della finanza pubblica:
“La decelerazione che si è registrata nel corso del 2018 e il perdurare di uno scarto significativo rispetto alla media dell’area euro determinano una condizione di ‘eredità negativa’ per gli anni a venire, che non appare agevole rimontare”.
La Corte dei conti fa riferimento comunque alla presenza di segnali incoraggianti:
“Nei primi mesi del 2019 gli sviluppi congiunturali hanno confermato la non favorevole intonazione del ciclo economico globale. Non sono mancati, tuttavia, in Italia, incoraggianti segnali di recupero a partire dai buoni risultati della produzione industriale”. E’ quanto ha detto lo stesso presidente della Corte dei conti Angelo Buscema, intervenendo al Senato.
“Il negativo ‘effetto di trascinamento’ che l’esercizio 2018 consegna all’anno in corso, valutabile in 2 decimi di Pil, indica, tuttavia, che anche un tasso di crescita molto modesto presuppone un’ulteriore ripresa delle attività economiche nei prossimi trimestri”, si legge ancora nel Rapporto.