Pil Italia: Barclays vede balzo crescita in seconda metà anno, deficit 2021 al 9%
Nel commentare la svolta politica in Italia, con Mario Draghi a capo del nuovo governo, Barclays si attende nel trimestre in corso il PIL riflettere ancora il momentum debole all’inizio dell’anno (+ 0,3% t/t), nonostante i miglioramenti sul fronte del Covid. È probabile che la crescita riprenda solo in primavera, una volta che la vaccinazione delle fasce più vulnerabili consentirà l’allentamento di alcune restrizioni. “Continuiamo ad aspettarci un’accelerazione significativa della crescita nella seconda metà dell’anno (+ 2% t/t in media) e che il PIL italiano tornerà ai livelli pre-COVID19 entro il secondo trimestre 2022. La politica fiscale dovrebbe rimanere a sostegno della crescita, con un disavanzo pari al 9% del PIL e un rapporto debito/PIL che sale al 159% nel 2021. A nostro avviso, i rischi per la sostenibilità del debito a breve termine rimangono contenuti”, sottolinea Barclays.
Sulla composizione del governo Draghi, spicca la presenza strategica di tecnici nei ministeri che l’ex presidente Bce probabilmente ritiene fondamentali in ottica Recovery Find. “Una scelta strategica di Draghi di concentrarsi il controllo del Recovery Fund e metterlo nelle mani di esperti e amministratori. Tuttavia, Draghi dovrà procedere con cautela questioni politicamente divisive per evitare di mettere a repentaglio il suo sostegno politico”, argomenta Ludovico Sapio, economista di Barclays.