PIL Italia si ferma a +0,9% nel 2018 complice frenata consumi
Nel 2018 il Pil è stato pari a 1.753.949 milioni di euro correnti, con un aumento dell’1,7% rispetto all’anno precedente. In volume il Pil è aumentato dello 0,9%.
La crescita dell’economia è proseguita per il quinto anno consecutivo, segnando tuttavia un rallentamento rispetto al 2017. “L’indebolimento della dinamica è derivato da un netto ridimensionamento del contributo della domanda interna e in particolare della componente dei consumi privati – rimarca l’Istat – . L’andamento delle esportazioni ha segnato una decelerazione e l’apporto della domanda estera netta al Pil è divenuto lievemente negativo. L’espansione del valore aggiunto, diffusa a tutti i principali comparti, è stata più marcata nell’industria manifatturiera e nelle costruzioni, meno dinamica nei servizi. Le unità di lavoro sono aumentate a un ritmo più moderato di quello del 2017, mentre le retribuzioni pro capite hanno segnato un netto recupero”.
Dal lato della domanda interna, rimarca l’Istat in una nota, nel 2018 si registra una crescita del 3,4% degli
investimenti fissi lordi e dello 0,5% dei consumi finali nazionali. Per quel che riguarda i flussi con l’estero, le esportazioni di beni e servizi sono aumentate dell’1,9% e le importazioni del 2,3%.
La domanda interna ha contribuito positivamente alla crescita del Pil per 1 punti percentuali (+0,9 al lordo
della variazione delle scorte) e la domanda estera netta negativamente, per 0,1 punti. A livello settoriale, il valore aggiunto ha registrato aumenti in volume nelle costruzioni (+1,7%), nell’industria in senso stretto (+1,8%), nell’agricoltura, silvicoltura e pesca (+0,9%) e nelle attività dei servizi (+0,7%).