Pil Italia: stime Mediobanca, +5,8% nel 2021, +4,2% nel 2022
Il Pil italiano dovrebbe crescere più della media dell’area euro: +5,8% nel 2021 (+0,9 punti percentuali in più rispetto alle stime di luglio) e +4,2% nel 2022. E’ quanto stima l’Area Studi Mediobanca che ha presentato l’indagine annuale sulle principali società italiane. “Queste previsioni sono caratterizzate ancora da un elevato grado di incertezza, poiché dipendono da diverse variabili come l’evoluzione della pandemia, il piano vaccinale e la capacità di impiegare efficacemente le risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”, segnala lo studio. Sulle speranze di ripresa economica incombono anche le tensioni sui prezzi di energia, gas e petrolio e il rialzo dei prezzi delle materie prime dovuto alla loro scarsa disponibilità. A mancare sono legname, plastica, ferro, acciaio, rame, stagno, alluminio e, di conseguenza, i semiconduttori che reggono l’industria elettronica, delle telecomunicazioni, degli elettrodomestici, dell’automotive e della componentistica. Il nodo delle materie prime è ipotizzato di natura temporanea, ma vi è il rischio che per alcuni settori possa diventare anche strutturale.
Oltre alle potenzialità rappresentate dal già citato PNRR che darà la possibilità di creare un’economia green, digitalizzata e più produttiva, si prevede che il settore manifatturiero possa beneficiare della ripresa della domanda di esportazioni nei mercati chiave. Così, se nel 2020 l’insieme delle imprese industriali e di servizi ha consuntivato un calo del fatturato pari all’11,7%, per il 2021 l’Area Studi Mediobanca prevede un incremento dell’8% circa e un ulteriore +6,5% nel 2022.