PIL, Nomisma: crescita appare inarrestabile, ma carenza materie prime porta nubi all’orizzonte
Nuova sorpresa positiva sul fronte crescita per l’Italia. Nel 3° trimestre 2021 il PIL italiano è cresciuto ancora una volta ben più del previsto, del 2,6% t/t, sostanzialmente in linea con il trimestre precedente (2,7%).
La stima preliminare Istat vede per il terzo trimestre una crescita del PIL del 2,6%, in sintonia con quella del trimestre precedente (+2,7%) e che mette l’Italia in corsa per una crescita annua superiore al 6 per cento. Una crescita che sembra inarrestabile. “Le uniche nubi all’orizzonte sono formate dalla carenza di materia prime che si sta allargando a macchia d’olio”- spiga Lucio Poma, capo economista di Nomisma. “Oltre al rame, acciaio, allumino e zinco, inizia a mancare anche il magnesio. Oltre alla carenza dei semiconduttori l’automotive inizia a temere la carenza dei componenti passivi: magneti e condensatori. Si tratta di nubi nere e dense, che solo una decisa e repentina politica industriale europea possono dissipare. Sarebbe frustrante essere parte di un paese in così forte crescita che deve lasciare una parte di domanda inespressa perché carente di materie prime per la produzione”.