Pil Russia, JP Morgan stima crollo -35% nel II trimestre. L’outlook su export, import e domanda interna
Sarà molto salato il conto che la Russia di Vladimir Putin dovrà pagare per aver invaso l’Ucraina ed essere stata isolata dal mondo. JP Morgan prevede per il Pil della Russia un crollo del 35% nel secondo trimestre di quest’anno, e una caduta del 7% per tutto l’anno 2022. Inoltre “il Pil della Russia riporterà una perdita dal suo picco fino al punto più basso che toccherà, all’incirca del 12%, rispetto al -10% del 1998, al -11% del 2008 (anno in cui esplose la crisi finanziaria globale) e al -9% provocato dallo shock del Covid-19”, si legge nella nota ai clienti scritta da Anatoliy Shal, strategist di JPMorgan, riportata dall’agenzia Reuters.
JP Morgan prevede un tonfo dell’export del 13% circa quest’anno, una contrazione della domanda interna del 10% circa e un crollo delle importazioni pari a -30%.
“Quello che è chiaro è che il crescente isolamento economico e politico della Russia si tradurrà in una crescita inferiore (del Pil) nel lungo termine – ha aggiunto Shal – Crediamo che la crescita della Russia sarà attorno allo zero l’anno prossimo, e dell’1% nel lungo termine”.