Pir alternativi: Corcos, “normativa chiara e stabile potrà incoraggiare raccolta sostenuta”
“I Pir alternativi sono uno strumento di sviluppo “di sistema” estremamente rilevante, perché punta a finanziarie il mercato delle Pmi, un segmento verso cui i Pir tradizionali erano meno attenti”, afferma Tommaso Corcos, a.d. di Fideuram – Intesa Sanpaolo Private Banking e presidente di Assogestioni, nel corso dell’evento “Pir: il risparmio al servizio dell’economia reale”.
Corcos ha poi sottolineato che “Assogestioni ha sostenuto fin dall’inizio il percorso di nascita dei Pir alternativi, consapevole che avrebbe sostenuto l’intera industria dell’asset management, valorizzando anche attori importanti in singoli segmenti ed in aree di nicchia e dando risorse ad una filiera in grado di rafforzare il sistema finanziario italiano, che a sua volta sostiene il sistema delle PMI, vera spina dorsale dell’economia produttiva del Paese”.
“Il collocamento del recente Btp Italia, con circa 14 miliardi sottoscritti dalla clientela retail, ha testimoniato l’attenzione dei risparmiatori italiani verso iniziative a sostegno del Paese – ha aggiunto il numero uno di Assogestioni -. Sul fronte dei Pir, tradizionali ed alternativi, non c’è dubbio che una normativa chiara e stabile potrà incoraggiare una raccolta sostenuta; l’industria del risparmio gestito e le reti di consulenza sono impegnate nel rilancio dell’economia, con grande concretezza”.