Preview Bce: la grande sfida riguarderà l’inflazione, quale futuro dopo il Pepp?
La sfida chiave della Banca centrale europea (Bce) per la riunione di giovedì sarà quella di mantenere una narrativa in gran parte accomodante, mentre shock inflazionistici distinti ma sovrapposti spingono la traiettoria dell’inflazione per il prossimo anno in rialzo e i rendimenti obbligazionari da inizio anno dell’Eurozona a 10 anni tornano ai massimi da maggio, circa +30 punti base. Così Andreas Billmeier, European Economist presso Western Asset (parte di Franklin Templeton) commenta in vista dell’appuntamento di questa settimana.
L’esperto però guarda già oltre, ovvero al meeting di dicembre, quando la Bce snocciolerà anche le nuove previsioni economiche su Pil e inflazione dell’area euro fino al 2024. “Sarà interessante vedere – afferma – come il presidente Lagarde organizzerà l’incontro di dicembre, quando la Bce dovrà decidere, tra l’altro, sul futuro del Pandemic Emergency Purchase Program (PEPP) e sulla traiettoria degli acquisti complessivi di asset per il primo trimestre del 2022 e oltre”.
Secondo l’economista di Western Asset, il PEPP verrà gradualmente eliminato dopo il primo trimestre del 2022 come previsto. Sulla base di ciò, le opzioni nella riunione di dicembre includono l’aumento degli acquisti nell’Asset Purchase Program (APP) di base o la creazione di una nuova struttura che veicoli la fine del rischio di pandemia nell’ immediato pur mantenendo una maggiore flessibilità rispetto all’APP standard. “Detto questo, poiché diversi Stati membri dell’Eurozona si stanno muovendo verso la reintroduzione delle restrizioni per combattere le prossime ondate di infezione, a dicembre potrebbe esserci il caso di estendere ed espandere semplicemente il PEPP per altri 6 mesi”, conclude.