Preview Bce: non sembra il momento di cambiare rotta
“Giovedì non ci aspettiamo che la comunicazione della Bce sulla politica monetaria venga modificata sostanzialmente. La guida per il tapering del PEPP (Pandemic Emergency Purchase Programme) verrà aggiornata, ma il ritmo sarà probabilmente mantenuto flessibile almeno per qualche mese”. Questo il commento di Alberto Gallo e Gabriele Foà, portfolio managers Algebris Global Credit Opportunities Fund, in vista della riunione di giovedì prossimo dell’istituto di Francoforte.
In tema inflazione, secondo Alberto Gallo e Gabriele Foà è improbabile che la Bce suoni il campanello d’allarme. “Gli effetti secondari sui salari rimangono contenuti e la narrativa transitoria non è mai stata completamente abbandonata – spiegano -. Un percorso di ammorbidimento può quindi ancora essere suggerito dalla Bce, soprattutto perché i colli di bottiglia dell’offerta continuano ad allentarsi. L’impatto dei prezzi dell’energia sull’inflazione può rappresentare una questione controversa, data la fluidità della situazione ai confini dell’Ucraina”.
L’atteggiamento sui rialzi dovrebbe rimanere simile al quarto trimestre del 2021, con la Presidente Lagarde che non prevede rialzi nel 2022 e movimenti dipendenti dall’inflazione nel 2023. “Restiamo dell’opinione che l’inflazione e i rialzi globali chiameranno la necessità di una posizione più rigida di quanto il mercato si aspetti, ma probabilmente vedremo segni concreti verso l’estate o dopo il primo rialzo della Fed”, concludono da Algebris.