Prezzi delle case, l’anno si apre con una flessione dello 0,6%
Inizio anno in terreno negativo per i prezzi delle case usate, che a gennaio fanno registrare una diminuzione dello 0,6% rispetto al mese precedente, attestandosi a un valore medio di 1.734 euro al metro quadro (+2,2% la variazione rispetto a gennaio 2020).
Così emerge dall’indice dei prezzi elaborato dall’ufficio studi di idealista, che, dopo il calo delle transazioni adesso vede i primi effetti sui prezzi delle abitazioni diffusi in parecchie zone del paese. Guardando alle regioni, l’indice generale osserva una spaccatura del mercato nel mese di gennaio, con la metà regioni in crescita e l’altra metà in discesa. Le macroaree che vedono una maggiore diminuzione dei prezzi sono Lazio (-2,4%) e Lombardia (-1,2%), seguite da Puglia (-0,9%) e Veneto (-0,7%).
Calo dello 0,3% per Liguria, Emilia-Romagna e Campania, dello 0,2% in Basilicata e Piemonte. Il trend ribassista di gennaio trascina 49 aree provinciali sulle 106 monitorate in terreno negativo (invariati i valori a Cremona, Perugia, Genova, La Spezia, Pisa e Sondrio). L’andamento generale dei prezzi nei capoluoghi di provincia ha visto una prevalenza di segni positivi, in 58 dei 110 capoluoghi analizzati, con 7 città stabili a gennaio. I maggiori incrementi spettano a Urbino (6,7%), Alessandria (2,7%) e Udine (2,5%). Di contro, le maggiori percentuali di ribasso spettano a Lecco (-2,2%), Frosinone ed Enna (-2,3%) e Isernia (-2,4%).
I prezzi di vendita, vedono Venezia (4.441 euro/m²) confermarsi al top dei valori, subito davanti a Milano (4.00 euro/m²) e Firenze (3.980 euro/m²). Nella parte bassa della graduatoria i capoluoghi più economici restano Ragusa (799 euro/m²), Caltanissetta (778 euro/m²) e Biella (716 euro/m²).