Profondo rosso per Piazza Affari, -4% per ENI e Intesa Sanpaolo
Vendite diffuse in avvio di ottava per Piazza Affari. Dopo il lungo weekend festivo, il Ftse Mib bagna il mese di maggio con un calo del 3,03% a quota 17.153 punti. A pesare sui mercati sono soprattutto le rinnovate tensioni geopolitiche e commerciali tra Stati Uniti e Cina. Il presidente americano Donald Trump ha minacciato conseguenze contro Pechino. Trump non ha offerto alcuna prova a fondamentale delle nuove accuse contro la Cina, ma ha detto che la sua amministrazione sta stilando un rapporto contenente prove “molto schiaccianti”. Nelle ultime ore un’accusa contro la Cina è arrivata anche dal segretario di stato americano Mike Pompeo, secondo cui il coronavirus sarebbe stato prodotto in un laboratorio di Wuhan, focolaio del virus in Cina.
Venerdì Wall Street ha chiuso in deciso calo (-2,81% lo S&P 500 e -3,2%) il Nasdaq) complice anche la delusione arrivata da alcune trimestrali, in particolare i numeri sotto le attese di Amazon.
Tra i singoli titoli del listino spiccano i cali di alcune big: Eni arriva a cedere il 4% a quota 8,38 euro dopo che aveva sofferto già giovedì scorso in seguito allo storico taglio del dividendo deciso da Shell.
Stop per eccesso di ribasso sul prezzo di controllo per Tenarsi a oltre -5%,. Molto male anche il settore automotive con FCA a -3,8%, Ferrari quasi -3% nel giorno che diffonderà i conti trimestrali.
Tra le banche calo del 3,85% per Intesa Sanpaolo che domani darà il via alla stagione delle trimestrali bancarie. Oltre -3% per Unicredit.
Per quanto riguarda l’Italia, oggi si avvia verso la cosiddetta Fase 2 di apertura parziale delle attività. Tra gli appuntamenti, si segnala quello con le immatricolazioni di auto in Italia ad aprile nel tardo pomeriggio.