Rc auto: tariffe troppo care in alcune province, rispunta l’ipotesi del premio unico
Altro che cali, le tariffe dell’Rc auto in Italia sono salite e in alcune province sono così alte da rendere quasi impossibile l’assicurazione da parte degli automobilisti. E’ ciò che emerge dall’Osservatorio nazionale di Federconsumatori, in risposta all’analisi dell’Ania che invece indicava un calo delle tariffe dell’Rc auto del 28,6% negli ultimi sette anni.
Secondo il monitoraggio di Federconsumatori, che da oltre 10 anni rileva annualmente i costi delle polizze rc auto nelle principali città italiane (sia nei piccoli che nei grandi centri), dal 2013 al 2019 l’aumento è stato di 134,45 euro annui, pari al +23,7%. Ancora importanti le differenze nelle polizze a livello nazionale: basti pensare che i costi applicati al Nord sono meno cari del 51% rispetto a quelli del Sud; mentre quelli del Centro sono meno cari rispetto al Sud del 32%. In alcune realtà il premio è così alto da rendere improbabile l’effettiva assicurabilità.
Tanto che il governo starebbe studiando alcuni provvedimenti tesi a calmierare le tariffe, specialmente nelle aree dove ancora si pagano polizze estremamente onerose e sproporzionate rispetto alla media nazionale. Ecco che tra le ipotesi è rispuntata l’adozione del premio base uniforme, ossia una tariffa uguale da Nord a Sud.
La misura però solleva alcune perplessità tra le associazioni dei consumatori. “Anche se capiamo la finalità, alla fine si tratta delle vecchie compensazioni tra province già bocciate, che rientrano dalla finestra sotto forma di tetto di aumento del 20%” sottolinea Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, commentando la proposta di legge dell’On. Andrea Caso..
In altre parole, il meccanismo della tariffa unica rischia che la riduzione per chi sta a Napoli venga pagata da quelli di Aosta. “Si introdurrebbe un meccanismo di compensazione inefficiente – prosegue Dona – un riallineamento delle tariffe che, premiando le zone con più incidenti a danno di quelle con meno sinistri, peggiorerebbe l’efficienza del mercato e finirebbe per determinare uno svantaggio per i consumatori nel loro complesso, facendo innalzare, nel lungo periodo, il premio medio”.
Per far scendere i costi delle polizze, Federconsumatori suggerisce di agire premiando i comportamenti corretti. “Con la tariffa base unica – spiega l’associazione – si opererebbe solo una redistribuzione del rischio senza premiare l’automobilista virtuoso. Per abbassare le polizze è invece necessario dare maggiore rilevanza alla premialità dei comportamenti corretti: in questo modo si avrebbe il doppio vantaggio di far abbassare le tariffe e aumentare la sicurezza sulle strade”. Calmierare le polizze aiuterebbe a contrastare il fenomeno della circolazione di vetture prive di copertura.