Regno Unito: inflazione in calo. BoE verso possibile rialzo dei tassi solo a maggio (analisti)
Il rallentamento dell’inflazione in Gran Bretagna per il mese di febbraio, scesa al 2,7% su base annua e sotto le attese degli analisti che avevano previsto un rallentamento più contenuto a 2,8%, ha fatto tirare un sospiro di sollievo ai consumatori nazionali, ma indica che la politica monetaria della Bank of England (BoE) sarà guidata dalla prudenza, dato che le pressioni inflazionistiche si stanno allentando. Per Gero Jung, capo economista di di Mirabaud AM, al momento la probabilità di un rialzo dei tassi a maggio è sopra il 60%, “una possibilità che giudichiamo così elevata in quanto pensiamo che l’attività economica contenuta dominerà le valutazioni della banca”.
Osservando le cifre dell’inflazione a febbraio, Jung segnala che il calo è principalmente legato all’indebolimento dei prezzi medi del petrolio, con i prezzi dei generi alimentari freschi che pesano anch’essi sull’inflazione e la contrazione dell’indice aggregato CPI (Consumer Price Index), dal 3% al 2,7%, è al di sotto delle proiezioni della banca, stando al suo ultimo report sull’inflazione, il che lascia un certo margine per una politica che resta quindi accomodante.
Per quanto riguarda la riunione del comitato di politica monetaria di domani da monitorare l’eventualità che venga modificato il riferimento al fatto che “gli sviluppi legati alla Brexit resteranno il fattore d’influenza più significativo sull’incertezza delle prospettive economiche”.