Renault sospende l’attività a Mosca, allo studio il suo futuro nella russa Avtovaz
Renault sospenderà la sua attività in Russia. Lo ha annunciato ieri sera, precisando che lo stop nel suo stabilimento a Mosca sarà immediato dopo le critiche ricevute nei giorni scorsi, tra cui quelle del presidente ucraino Volodimir Zelensky che ieri ha invitato le società francesi a lasciare la Russia e a smettere di essere “sponsor di guerra”, citando anche Renault. Mentre il ministro degli Esteri ucraino Dmitro Kouleba aveva chiesto un boicottaggio globale della casa automobilistica francese.
“Il Gruppo Renault ricorda che sta già attuando le misure necessarie per ottemperare alle sanzioni internazionali”, ha affermato il produttore in un comunicato stampa pubblicato dopo una riunione del consiglio dedicata al fascicolo russo.
Tuttavia, il gruppo ha fatto sapere anche di aver rivisto al ribasso alcuni target finanziari per il 2022. In particolare, il margine operativo ora è previsto intorno al 3%, contro almeno il 4% stimato in precedenza, mentre il free cash flow è atteso solo “positivo”, e non più almeno di 1 miliardo di euro.
Inoltre, Renault sta considerando il futuro della sua partecipazione di controllo nella principale casa automobilistica russa, Avtovaz. “Il gruppo sta valutando possibili opzioni per quanto riguarda la sua partecipazione in Avtovaz, agendo in modo responsabile nei confronti dei suoi 45.000 dipendenti in Russia”, ha aggiunto.