Reserve Bank of Australia taglia tassi a minimo record 1,25%. Primo taglio dal 2016
Per la prima volta dal 2016 la Reserve Bank of Australia ha tagliato i tassi di interesse di 25 punti base, portandoli al minimo record dell’1,25% dall’1,50% precedente.
La decisione è stata motivata con il rallentamento dell’economia e dell’inflazione.
Dal comunicato emerge che “l’outlook per l’economia globale rimane ragionevole, ma anche che i rischi al ribasso provenienti dalla guerra commerciale sono aumentati”.
“La crescita del commercio internazionale rimane debole e l’aumento delle incertezze sta condizionando i piani di investimento in diversi paesi. In Cina, le autorità hanno adottato manovre per sostenere l’economia, affrontando i rischi presenti nel sistema finanziario”.
Nel comunicato viene fatto notare che, “nella maggior parte delle economie avanzate, l’inflazione rimane debole, i tassi di disoccupazione sono bassi e la crescita dei salari si è rafforzata”.
Nel caso dell’Australia, viene rilevato che “i tassi dei bond a lungo termine sono a livelli storicamente bassi e i costi di raccolta per le banche sono scesi ulteriormente. Il dollaro australiano – continua il comunicato – si è lievemente deprezzato negli ultimi mesi e viaggia nella parte bassa dello stretto range entro cui ha oscillato negli ultimi tempi”
La banca centrale australiana prevede una crescita del Pil australiano del 2,75%, sia per il 2019 che per il 2020. L’inflazione è attesa all’1,75% nel 2019, al 2% nel 2020 e più alta negli anni successivi.
Il dollaro australiano reagisce alla notizia del taglio dei tassi cedendo lo 0,14% circa nei confronti del dollaro Usa, a $0,6967.