Rio Tinto: accusata di frode da parte della Sec, nel mirino due ex dirigenti
La Securities and Exchange Commission (Sec), la Consob americana, ha accusato di frode Rio Tinto e due dei suoi ex dirigenti, sospettati di aver gonfiato il valore delle miniere di carbone in Mozambico, nascondendo informazioni critiche mentre cercava di vendere le attività. In particolare, la Sec accusa l’ex amministratore delegato, Thomas Albanese, e l’ex direttore finanziario, Guy Elliott, di non aver seguito le regole di contabilità per valutare e registrare queste attività in conformità agli attuali standard di bilancio. Contemporanemante la Financial Conduct Authority (Fca) inglese ha fatto sapere di aver raggiunto un accordo di patteggiamento con il colosso minerario anglo-australiano in base al quale Rio Tinto dovrà pagare una multa di 27 milioni di sterline, circa 30,3 milioni di euro, per risolvere una controversia legata sempre alla contabilizzazione di questi asset. Questa mattina sulla Borsa di Londra Rio Tinto segna un calo dello 0,40%, in una seduta intonata al rialzo.