Russia-Ucraina, Biden: ‘Putin ha scelto questa guerra. Sanzioni contro asset da trilioni di dollari, restrizioni su queste due banche’
“Putin è l’aggressore. Putin ha scelto questa guerra. E ora lui e il suo paese pagheranno le conseguenze”. Così il presidente americano Joe Biden, nell’annunciare l’intenzione di imporre contro la Russia sanzioni più pesanti di quelle comunicate in precedenza.
Le misure punitive, ha detto Biden, colpiranno asset di un valore di trilioni di dollari e imporranno restrizioni contro banche russe come VTB Bank e Sberbank.
Il presidente ha aggiunto che la Casa Bianca ha autorizzato l’invio di ulteriori truppe in Germania, sostenendo la Nato che sta rafforzando le proprie difese in Europa.
“Oggi, sto autorizzando ulteriori forti sanzioni, e nuovi limiti su cosa potrà essere esportato in Russia – ha detto Biden – In questo modo, imporremo un costo elevato all’economia russa sia nell’immediato che nel corso del tempo”.
“Ho appena parlato stamattina con i leader del G7 – ha continuato – e abbiamo raggiunto un accordo pieno e totale. Limiteremo la capacità della Russia di far parte dell’economia globale facendo affari in dollari, euro, sterline e yen”.
L’obiettivo dell’Europa e degli Stati Uniti, praticamente, è quello di isolare la Russia, tagliandola fuori dall’economia globale.
Poco dopo il discorso proferito da Biden, il dipartimento del Tesoro Usa ha pubblicato una lista più dettagliata delle sanzioni americane contro la Russia di Vladimir Putin. Il Tesoro ha sottolineato che le restrizioni ridurranno drasticamente l’operatività dei giganti bancari russi Sberbank e VTB Bank nei mercati internazionali.
“Ogni giorno – si legge nella nota del Tesoro – le istituzioni finanziarie russe gestiscono transazioni sul mercato globale del forex di un valore di $46 miliardi. L’80% (di queste transazioni) avviene in dollari Usa. La maggior parte di queste transazioni sarà ora interrotta”.
Le sanzioni Usa colpiranno anche persone e famiglie vicine al Cremlino, come l’alleato di Putin Sergei Ivanov – ex
ministro della difesa della Federazione Russa ed ex Vice Primo ministro – e suo figlio, così come Igor Sechin, il numero uno di Rosneft, tra i principali colossi petroliferi al mondo quotati in Borsa.