Saipem e Newcleo: primo accordo fra aziende europee per studio applicazioni offshore su nucleare sostenibile
Saipem e newcleo hanno firmato un accordo di collaborazione per individuare soluzioni per l’applicazione offshore della tecnologia di newcleo per la produzione di energia nucleare. Lo si apprende in una nota della società guidata da Alessandro Puliti nella quale si indica come l’obiettivo dell’accordo sia quello di studiare l’applicazione della tecnologia “Small Modular Lead-cooled Fast Reactor” (SM-LFR) di newcleo per fornire energia elettrica e calore di processo a zero emissioni alle installazioni offshore di petrolio e gas e migliorarne quindi le performance di sostenibilità. L’accordo prevede, inoltre, la possibilità di estendere l’uso della tecnologia di newcleo per generare energia elettrica a zero emissioni attraverso unità nucleari galleggianti collegate con la rete elettrica a terra o ad altri utilizzatori.
La collaborazione tra le due aziende, che metteranno a sistema le proprie competenze, esperienze e conoscenze, prevede dunque la realizzazione di uno studio di fattibilità sul possibile sviluppo di prototipi della tecnologia SM-LFR di newcleo per applicazioni offshore. La soluzione di newcleo impiega una delle più promettenti tecnologie nel settore dei reattori nucleari a fissione di piccola taglia. La tecnologia di newcleo impiega sistemi di sicurezza passiva (ovvero che sfruttano le forze o i fenomeni naturali senza richiedere meccanismi attivi) unici in ambiente marino e consente una maggiore efficienza nell’utilizzo dell’uranio estratto rispetto ad altri tipi di reattore convenzionali a fissione, grazie al riutilizzo del combustibile esausto utilizzato da altri reattori, in linea con i principi dell’economia circolare.
“L’interesse di Saipem per l’energia nucleare rientra nel proprio programma di sviluppo tecnologico dedicato alla transizione energetica per contribuire al raggiungimento degli obiettivi di Net Zero al 2050”, si legge ancora nella nota.