Saldi: Unc, sconti in salita rispetto al 2022. Prezzi più bassi per abbigliamento
Partono i consueti saldi natalizi con sconti buoni, in risalita rispetto a quelli praticati nel 2022. Così emerge dallo studio dell’Unione Nazionale Consumatori, che ha analizzato i ribassi effettivamente praticati dai commercianti negli ultimi anni secondo le rilevazioni Istat.
L’Abbigliamento (Indumenti + Accessori) quest’anno registrerà un abbassamento medio dei prezzi del 23%, in aumento di 1,3 punti percentuali su gennaio 2022 e di 1,2 punti sui saldi della scorsa estate. Il record della convenienza spetta agli Indumenti, che con una riduzione del 24% rappresentano la voce più scontata, +0,6 punti sui precedenti saldi invernali. Le Calzature segneranno un ribasso del 21%, +0,6 punti rispetto all’inverno 2022. Nel complesso, per Abbigliamento e calzature lo sconto sarà del 22,8%.
La diminuzione minore del prezzo, come sempre, spetta agli Accessori (guanti, cravatte, cinture…), con una flessione dei listini del 14%.
“Pur di invogliare i consumatori agli acquisti, i commercianti hanno deciso di alzare gli sconti praticati rispetto al 2022, sia nel confronto con i saldi invernali che estivi. Visto il caro bollette e l’inflazione galoppante, che sta colpendo il potere d’acquisto delle famiglie, speriamo sia sufficiente per risollevare temporaneamente i consumi” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
“I dati Istat, comunque, confermano che gli sconti pubblicizzati in vetrina, 70% e 50%, non sono veritieri. Per questo suggeriamo di guardare sempre al prezzo effettivo da pagare e di non farsi incantare da ribassi improbabili” conclude Dona.