Sansone (iBanFirst): ‘Lo scudo anti-spread sarà una perfetta scatola nera’
Ieri la Banca Centrale Europea ha aumentato i tassi d’interesse di 50 punti base, portandoli allo 0%, per la prima volta in 11 anni. Come previsto, la BCE ha anche presentato il suo strumento anti-frammentazione, ovvero il Transmission Protection Instrument (TPI).
I criteri per il TPI sono sostanzialmente quattro: 1) conformità alle norme fiscali dell’UE. Il beneficiario non deve essere in procedura di deficit eccessivo, ad esempio; 2) assenza di gravi squilibri macroeconomici; 3) la traiettoria del governo deve essere sostenibile; e 4) politiche macroeconomiche solide e sostenibili. È molto probabile che l’Italia non soddisfi questi criteri quando le elezioni generali si terranno a settembre/ottobre.
“Il ritmo del rialzo dei tassi sarà imprevedibile nei prossimi mesi e ciò comporterà un aumento della volatilità sui mercati finanziari – commenta Michele Sansone, Country Manager di iBanFirst – . Lo scudo anti-spread sarà una perfetta scatola nera perchè sarà la BCE a decidere quando applicarlo, se utilizzarlo e come. Le regole che seguono servono solo a placare qualsiasi potenziale sfida legale da parte della Corte costituzionale tedesca”.