Sentiment negativo su azionario mondiale dopo inflazione Usa: borsa Tokyo -1,7%, futures Usa negativi post scivolone WS
Sentiment negativo sui mercati azionari, dopo le forti perdite che hanno colpito Wall Street alla vigilia, a seguito della pubblicazione del dato relativo all’inflazione Usa.
L’indice dei prezzi al consumo ha confermato una decelerazione delle pressioni inflazionistiche, avallando in un certo senso le speranze che il picco sia stato toccato a marzo. Ma il dato rimane al massimo degli ultimi 40 anni, e la componente core è rimasta comunque molto elevata. I numeri si sono confermati inoltre superiori a quanto stimato dal consensus.
L’inflazione è rallentata su base annua, salendo dal ritmo dell’8,5% su base annua di marzo a +8,3%. Gli analisti avevano previsto una decelerazione più forte, al ritmo di crescita dell’8,1%.
A rallentare è stata anche la componente core dell’indice CPI, salita su base annua del 6,2%, più del +6% stimato ma meno del +6,5% precedente.
Su base mensile, l’inflazione degli Stati Uniti è aumentata dello 0,3% ad aprile, più del +0,2% atteso ma in forte rallentamento rispetto alla crescita mensile di marzo, pari a +1,2%.
L’inflazione core è salita dello 0,6%, più del +0,4% stimato e in questo caso al ritmo superiore rispetto al precedente +0,3%.
Nella sessione di ieri, il Nasdaq Composite ha perso così il 3,18% a 11,364.24, mentre lo S&P 500 è sceso dell’1,65% a 3.935,18 punti.
Il Dow Jones Industrial Average è scivolato di 326,63 punti, o -1,02%, a 31.834,11 punti.
Borse asiatiche negative, con l’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo che arretra dell’1,70%; male anche la borsa di Shanghai -0,17% e soprattutto quella di Hong Kong -1,78%. Seoul perde l’1,21%, Sidney -1,67%.
I futures Usa sono inoltre negativi, con quelli sul Dow Jones che perdono lo 0,30%, quelli sul Nasdaq in calo dello 0,34%, quelli sullo S&P 500 in ribasso dello 0,29%.