Smart City e Smart Building: Italia indietro, urge accelerare processo di attuazione dell’Agenda Digitale
Dall’ultimo rapporto DESI emerge che l’Italia si posiziona al 25° posto su 28 Paesi per digitalizzazione dell’economia e della società. Dall’incontro “Smart City, Smart Building: norme, progetti e soluzioni nell’ambito FTTH”, organizzato oggi a Milano da Prysmian Group e e IATT (Italian Association for Trenchless Technology), emerge quindi l’urgenza di accelerare il processo di attuazione dell’Agenda Digitale investendo sempre di più nel cablaggio strutturato in fibra ottica degli edifici, per favorire l’accesso alla rete a un numero sempre maggiore di persone, esprimere tutti i benefici offerti dalla tecnologia e ridurre, di conseguenza, quel digital-gap che al momento allontana l’Italia dagli altri paesi europei.
“Garantire una diffusione massiccia e generale della fibra ottica e rendere il suo ingresso più semplice nelle case dell’utente finale è condizione imprescindibile per sviluppare edifici sempre più intelligenti”, ha dichiarato Carlo Scarlata, Amministratore Delegato Commerciale di Prysmian Italia. “Per sostenere questo processo occorre favorire lo sviluppo combinato delle infrastrutture orizzontali e verticali, come l’attuazione del Piano Banda Ultra Larga, la costruzione di edifici predisposti alla banda larga e l’adeguamento di quelli esistenti. Trovare un modello e una metodologia che siano massimamente efficaci per il cablaggio verticale attraverso l’architettura FTTH è una sfida che bisogna vincere per rendere le nostre città davvero smart”.
“Per far sì che la qualità della vita dei cittadini migliori e siano soddisfatte le esigenze di tutti è necessario rendere gli edifici delle strutture con cui le persone possano dialogare in maniera proficua”, ha commentato Paolo Trombetti, Presidente IATT. “Contribuire alla creazione di Smart City attraverso sistemi trenchless per la posa della fibra ottica è un’operazione altrettanto fondamentale al fine di eliminare pesanti e negativi impatti sull’ambiente, sul paesaggio e sulle strutture già esistenti”.