Sondaggio Elon Musk: la maggioranza vuole che lasci carica ceo Twitter. Tesla scatta in Borsa del 5%
I risultati del sondaggio lanciato da Elon Musk (sulla necessità o meno di lasciare la carica di ceo di Twitter) sono arrivati: stando a quanto riporta la Cnbc, alle 6.20 ora di New York, il sondaggio si è chiuso con una maggioranza di utenti su Twitter, il 57,5%, favorevole alle dimissioni di Elon Musk – comunque proprietario del social con il completamento dell’acquisizione, alla fine di ottobre, per 44 miliardi di dollari – dalla posizione di amministratore delegato.
Più di 17 milioni di utenti Twitter hanno votato dal lancio del sondaggio, avvenuto nella giornata di ieri, alla sua chiusura.
Immediata la reazione del titolo Tesla, che a Wall Street accoglie positivamente la notizia, scommettendo sulla decisione di Musk di attenersi a quanto scritto, ovvero di rispettare il risultato del sondaggio.
Musk ha lanciato il sondaggio dopo l’ondata di polemiche che ha travolto Twitter per alcune dichiarazioni da lui rilasciate, ma anche per sondare il terreno, dopo le critiche che hanno avuto come mittenti gli azionisti delle altre due società da lui guidate: Tesla e Space X.
“Should I step down as head of Twitter? I will abide by the results of this poll”, aveva chiesto il ceo di Tesla, precisando che si sarebbe attenuto ai “risultati di questo sondaggio”.
Dopo aver lanciato il sondaggio, Musk aveva postato un altro tweet.
“Così come dice il detto, state attenti a ciò che desiderate, visto che potreste ottenerlo”.
Ceo di Tesla, il colosso delle auto elettriche, e di Space X, Elon Musk è stato bersagliato di critiche per il suo apparente disinteresse nei confronti di Tesla (ma anche dell’altra società da lui guidata, Space X), in quanto troppo impegnato ad occuparsi del suo nuovo giocattolo Twitter.
Non solo: la scorsa settimana, Musk ha venduto di nuovo azioni Tesla, per la precisione 22 milioni di titoli, per un valore di 3,6 miliardi di dollari, dopo averne smobilizzati 10,5 milioni all’inizio di novembre, poco dopo il completamento dell’acquisizione di Twitter.
“L’incubo Twitter continua, con Musk che continua a usare Tesla come il suo bancomat per continuare a finanziare Twitter, che peggiora di giorno in giorno, visto che sono sempre più gli inserzionisti pubblicitari che lasciano la piattaforma, a causa delle polemiche scatenate da Musk – aveva scritto Dan Ives, analista presso Wedbush Securities – Come finirà questa storia? Questa rimane la preoccupazione sulla storia di Tesla, in un momento in cui Musk sta cercando di cambiare la narrativa del gruppo da una storia di trasformazione del mercato EV (delle auto elettriche) a ‘una fonte di finanziamento’ di Twitter, che noi crediamo verrà ricordata comne l’acquisizione hi-tech più strapagata della storia delle operazioni di M&A”.
Il risultato del disinteresse di Musk verso Tesla, secondo i critici, è tutto inciso nella performance del titolo TSLA, scivolato nel 2022 del 55% circa, a fronte di un calo del Nasdaq pari a -30%.
L’emorragia che continua a colpire le azioni Tesla ha scatenato la furia di alcuni azionisti, come quella di Leo KoGuan, tra i principali azionisti individuali del colosso di auto elettriche – CNBC parla di lui come l’azionista retail numero uno di Tesla – che, in un tweet del 14 dicembre scorso, aveva scritto: “Elon ha abbandonato Tesla, e che Tesla non ha un ceo attivo”.
Koguan aveva lanciato un appello al board del colosso delle auto elettriche affinché prendesse un provvedimento.
Di conseguenza, l’esito del sondaggio di Elon Musk porta il mercato a scommettere che il tycoon lascerà la carica di AD di Twitter, tornando a concentrarsi su Tesla e Space X.
Il titolo Tesla scatta così in premercato a Wall Street di quasi il 5%.