S&P: impatti su utility da potenziale uscita dell’Europa da gas russo
“La proposta dell’Europa di tagliare le importazioni di petrolio e gas russo alla luce del conflitto Russia-Ucraina comporterà un ulteriore aumento dei prezzi del gas e dell’energia, un maggiore rischio di carenze di gas e, un più rapido declino del settore delle gas utility, man mano che i consumatori troveranno delle alternative”. È quanto emerge dal rapporto “Europe’s Exit From Russian Gas: 10 Questions On Utilities”, pubblicato ieri da S&P Global Ratings he ricorda che la Commissione europea ha presentato nelle scorse settimane lo schema del suo nuovo piano per rendere l’Europa indipendente dal petrolio e gas russo.
La proposta, REPowerEU, cercherà di diversificare le forniture di gas, accelerare l’introduzione di forme di gas rinnovabili, riducendo così al più presto la domanda di gas russo nell’UE. “Per quanto un tale piano sia essenziale per la sicurezza energetica dell’Europa, potrebbe non essere facile da attuare”, segnalano gli analisti dell’agenzia di rating americana.
S&P Global Ratings sottolinea che “un’ulteriore accelerazione della produzione di energia da fonti rinnovabili e da gas rinnovabili (biometano e idrogeno) potrebbe favorire gli investimenti, se sostenuti da finanziamenti pubblici, ma prevediamo che l’Europa si troverà di fronte a grandi difficoltà nella realizzazione di questi piani. I paesi europei sembrano sempre più aperti a un modello alternativo di mercato dell’energia, che potrebbe rappresentare una svolta per il settore nel lungo termine”.