S&P su Emergenti: con politica monetaria restrittiva Bce, possibile ulteriore riduzione flussi di capitale
Lo scenario globale per le economie dei mercati emergenti è diventato più difficile negli ultimi mesi, con l’aumento dei tassi di interesse negli Stati Uniti, il rafforzamento del dollaro e le tensioni commerciali globali che pesano e minano la fiducia degli investitori. A tracciare questo quadro gli esperti di S&P Global Ratings, secondo i quali la politica monetaria restrittiva della Banca centrale europea (Bce) potrebbe ridurre ulteriormente i flussi di capitale verso i mercati emergenti.
Alla luce di questi fattori, si legge nel rapporto, “i flussi di capitali esteri verso i mercati emergenti (fatta eccezione per la Cina) sono rallentati notevolmente nel secondo e terzo trimestre del 2018, secondo le stime dell’Institute of International Finance”. In particolare, gli investitori esteri hanno ‘prelevato’ per 25 miliardi di dollari dai mercati azionari emergenti (esclusa la Cina) nel periodo, mentre i flussi medi dei debiti trimestrali sono scesi sotto 10 miliardi di dollari dai 65 miliardi nei cinque trimestri precedenti.
Secondo la view di S&P Global Ratings, “i flussi di capitale verso i mercati emergenti rimarranno probabilmente sotto pressione nei prossimi due anni di fronte alla stretta sulle politiche monetarie nelle economie avanzate”.