Spagna: l’inflazione rallenta ma rimane sopra il 10%
L’istituto di statistica della Spagna ha appena comunicato che i prezzi al consumo armonizzati di agosto sono scesi al 10,4% rispetto all’aumento record di luglio del 10,7%, per la prima volta dopo 4 mesi. Va però considerata l’impennata record dell’inflazione rispetto ad agosto dello scorso anno (+10,3%) e la crisi del gas causata dalle limitazioni delle forniture da parte della Russia, che renderà questo rallentamento temporaneo.
Sebbene non si voglia ripetere l’errore di Powell, presidente della Fed, di sottostimare la ripresa dell’inflazione, questo dato potrebbe offrire un po’ di respiro alle autorità spagnole che stanno lottando per tenere sotto controllo i prezzi attraverso miliardi di euro di aiuti a famiglie e imprese.
Il rallentamento sarà temporaneo perché è stato determinato da un calo dei costi del carburante. Ma, con la guerra in Ucraina che non accenna a una tregua e il Cremlino che utilizza le spedizioni di gas naturale per vendicarsi delle sanzioni dell’Unione Europea, le prospettive rimangono difficili. Per avvalorare la tesi di rallentamento temporaneo basta mettere sotto la lente il dato: l’indicatore che rimuove elementi volatili come energia e cibo è salito al 6,4%, il più alto dal 1993.
In Spagna, la cui economia ha beneficiato di una ripresa del turismo post-lockdown, i prezzi elevati stanno già ostacolando la creazione di posti di lavoro e danneggiando la fiducia dei consumatori. Gli scioperi sono possibili anche nei prossimi mesi poiché la peggiore crisi del costo della vita degli ultimi decenni spinge i lavoratori a chiedere una retribuzione più elevata.
Per contrastare l’inflazione galoppante, secondo quanto riportato dal quotidiano El Pais, il governo spagnolo proporrà all’UE l’introduzione di un tetto sul gas, sganciandolo dalle dinamiche di domanda e offerta del mercato all’ingrosso dell’elettricità, e di un limite al prezzo pagato per le emissioni di CO2. La Spagna e il Portogallo avevano infatti ottenuto una deroga all’inizio di quest’anno da Bruxelles, che aveva consentito loro di interrompere il collegamento tra il gas e l’elettricità e di pagare prezzi sui mercati all’ingrosso nettamente inferiori rispetto al resto dell’UE.
I numeri della Spagna inaugurano una settimana all’insegna dei dati sull’inflazione: alle 14:00 quello tedesco e mercoledì 31 agosto quelli di Francia, Italia ed Eurozona, di cui quest’ultimo dovrebbe registrare un massimo storico. Insieme ai dati sulla fiducia dei consumatori europei, aiuteranno i componenti del board della BCE a decidere se e quanto aumentare i tassi di interesse nella riunione in programma il prossimo 8 settembre. Alcuni membri stanno spingendo per un aumento di 75 punti base, nonostante i rischi concreti di recessione.