Spotify: podcast Joe Rogan e disinformazione Covid. Il ceo cerca di placare la bufera, titolo +10% a Wall Street
Spotify tra i titoli protagonisti di Wall Street dopo la polemica esplosa sul podcast di Joe Rogan, il “The Joe Rogan Experience”.
Joe Rogan è finito nell’occhio del ciclone per le sue dichiarazioni che, secondo le accuse, hanno alimentato fake news e disinformazioni sulla pandemia Covid-19, dando un assist alle teorie dei complottisti.
Rogan, di fatto, è arrivato a promuovere l’utilizzo dell’ivermectina per il trattamento del Covid 19.
Proprio a dicembre in Italia sono state pubblicate le conclusioni a cui sono arrivati i ricercatori dell’IRCCS Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar (Verona) che, si legge nel sito sacrocuore.it, hanno “coordinato il primo studio italiano che ha visto la somministrazione dell’antiparassitario (ivermectina, per l’appunto), con il più alto dosaggio mai usato finora su pazienti positivi al SARS COV2”.
“Il risultato – si legge sul sito – ha evidenziato la sua inefficacia, pertanto è ingiustificato l’uso dell’ivermectina come terapia nella fase iniziale del Covid o in alternativa al vaccino”.
Nel mese di dicembre, riporta un articolo della Cnbc, 270 tra scienziati e professionisti avevano scritto una lettera, accusando Spotify di chiudere un occhio di fronte alla diffusione di fake news e disinformazioni sul Covid.
Nella giornata di ieri Spotify ha diramato un comunicato annunciando che aggiungerà a ogni episodio trasmesso via podcast un disclaimer che darà agli utenti la possibilità di discutere sul Covid, rimandando gli stessi sui siti della sanità pubblica per ottenere maggiori informazioni.
Il ceo Daniel Ek ha commentato tuttavia che la piattaforma non ha voluto prendere la decisione di arrivare a censurare i propri contenuti.
Sabato Nils Lofgren, chitarrista della band E Street di Bruce Springsteen, si è aggiunto alla lista dei musicisti che hanno deciso di boicottare Spotify, accusando il canale della società di streaming di musica di diffondere notizie false sul Covid.
La decisione di ritirare i propri brani da Spotify è arrivata anche da artisti del calibro di Neil Young e Joni Mitchell.
Già altre piattaforme online, come Facebook, YouTube e Twitter, hanno dovuto fare i conti con diverse critiche per non essere riusciti a frenare e non riuscire a frenare tuttora le disinformazioni e fake news, oltre all’hate speech, sui relativi social.
Il titolo Spotify balza tuttavia oggi di oltre il 10%. In particolare gli analisti di Citigroup hanno rivisto al rialzo il rating a buy sul titolo Spotify e anche su Netflix, spiegando che, a loro avviso, i titoli delle società hi-tech attive nel settore degli abbonamenti appaiono convenienti.
Joe Rogah ha detto di aver utilizzato lui stesso l’ivermectina per curarsi dal Covid. Nelle ultime ore l’attore Laurence Fox ha alimentato ulteriori polemiche postando su Twitter un messaggio in cui afferma di star assumendo ivermectine e farmaci da banco per curare il Covid: 43 anni, Fox ha postato una foto indossando una T-shirt in cui è scritto: “No vaccine needed. I have an immune system”.