Spread: Visco, “150 punti base sarebbe giustificato dai fondamentali”
“Negli ultimi mesi abbiamo assistito a un progressivo materializzarsi del rischio di frammentazione dei mercati. Il marcato aumento degli spread sui titoli di Stato registrato
in Italia e in Grecia ma anche, in misura più contenuta, negli altri paesi dell’area dell’euro è un segnale che desta preoccupazioni. Si tratta di tensioni che non sembrano essere spiegate dall’andamento del quadro macroeconomico. Per l’Italia, in particolare, nostre analisi indicano che un livello del differenziale tra i rendimenti dei titoli decennali di Italia e Germania inferiore a 150 punti base sarebbe giustificato dai fondamentali e comunque certamente non lo sarebbero livelli superiori ai 200 punti”. Lo ha dichiarato Ignazio Visco, governatore della Banca d’Italia, nell’intervento odierno dal titolo “Inflazione e tassi di interesse a lungo termine”, nell’ambito di “Analysis: Forum Istituzionale” a Milano.
“Nelle ultime settimane il movimento al rialzo degli spread si è intensificato, accompagnandosi a un aumento progressivo della volatilità dei mercati – ha sottolineato Visco -. È a fronte di questi sviluppi, per molti versi ingiustificati, che va letta la decisione presa proprio ieri dal consiglio direttivo della Bce di attivare la flessibilità nell’ambito del Pandemic Emergency Purchase Programme (PEPP) e di chiedere ai comitati tecnici di accelerare il lavoro per la creazione di un nuovo strumento per contrastare la frammentazione”.