STM soffre rischio dazi contro Cina, crollo del -15% dai massimi del 14 giugno
Il sell-off del settore tecnologico europeo coinvolge anche STM che era già reduce dalla spiccata debolezza di settimana scorsa. Con il -3,94% di oggi (titolo sceso a 19,365 euro), Stm segna un eloquente -15% circa dai massimi annui toccati il 14 giugno e che corrispondono con i massimi dal 2003.
Lo Stoxx Europe 600 Technology cede oggi circa l’1,8% pagando l’acuirsi delle tensioni commerciali con gli Usa che sarebbero pronti a imporre ulteriori dazi contro la Cina. L’indice europeo risulta infatti composto principalmente da società di hardware che sono sensibili all’imposizione di barriere commerciali.
STM non ha produzione diretta in Cina ma solo attività di assemblaggio e test. “L’impatto diretto dei nuovi possibili dazi è limitato visto che meno del 3% delle sales di STM sono prodotti esportati direttamente dalla Cina in US – rimarcano gli analisti di Equita Sim – ma l’impatto indiretto dei dazi potrebbe essere invece più rilevante nel caso ci fosse un rallentamento nella crescita del PIL cinese, e più in generale, di quello globale”.