Svizzera: banca centrale mantiene politica espansiva nell’era Covid, confermati tassi a -0,75%
Nessuna novità in termini di politica monetaria per Banca nazionale svizzera (BNS) che resta espansiva, con l’obiettivo di attenuare le conseguenze negative per la congiuntura e l’inflazione. In un contesto in cui pandemia da coronavirus continua a incidere sull’andamento economico.
L’istituto elvetico mantiene a –0,75% il tasso guida BNS e il tasso di interesse sugli averi a vista detenuti sui suoi conti. “Alla luce della valutazione persistentemente elevata del franco, ribadisce la sua disponibilità a procedere a interventi più massicci sul mercato dei cambi, considerando la situazione valutaria complessiva – si legge nel comunicato ufficiale -. Essa continua a fornire abbondante liquidità al sistema bancario nel quadro dello schema di rifinanziamento BNS-COVID-19 (SRC). Inoltre, è attiva sul mercato pronti contro termine con operazioni puntuali”.
Nella situazione attuale le aspettative di inflazione sono soggette a un’incertezza insolitamente elevata. Nel breve periodo, spiega BNS, la nuova previsione condizionata di inflazione è superiore rispetto a quella formulata in giugno ed è dovuto principalmente all’aumento dei prezzi del petrolio. Nel più lungo termine, la previsione di inflazione è invariata. Per l’anno in corso essa si colloca tuttavia ancora in territorio negativo (−0,6%). Nel 2021 il tasso di inflazione dovrebbe tornare a essere appena positivo (0,1%).