Svolta tassi: adesso la domanda è cosa potrebbe indurre la Bce a non tagliarli (analisti)
Risuona ancora l’eco delle parole di ieri di Mario Draghi che hanno prepotentemente messo in campo la possibilità di un taglio di tassi da parte della Bce. Taglio del costo del denaro che potrebbe arrivare presto, già nel prossimo meeting del 25 luglio.
Adesso “la questione principale non è più ciò che potrebbe convincere la BCE a tagliare i tassi, ma piuttosto ciò che sarebbe necessario per indurla a non farlo”, argomentano Carsten Brzeski e Peter Vanden Houte, economisti di Ing. Dopo le parole di Draghi di ieri, non è possibile escludere un taglio dei tassi a luglio. “In un mondo più normale – asseriscono da Ing – la BCE vorrebbe aspettare fino alla riunione di settembre, quando non sarà rilasciato solo il PIL del 2 ° trimestre, ma quando sarà disponibile anche un nuovo round di proiezioni economiche dello staff Bce. Tuttavia, il mondo non è normale. In caso di un’altra serie di indicatori di sentiment deludenti la prossima settimana, la Fed aprirà le porte a una riduzione dei tassi a luglio e ad un’ulteriore escalation dei conflitti commerciali, un taglio di luglio sembra probabile. Se uno o più di questi fattori sorprendono al rialzo, settembre sembra più probabile”.