Telecom e la partita rete unica: Conte in pressing su Enel e Cdp per accordo rapido
Ieri a Villa Pamphili è stato il turno dei top manager delle società partecipate. Tra questi figuravano anche Francesco Starace, amministratore delegato di Enel, e Fabrizio Palermo di Cassa depositi e prestiti. Due società che sono coinvolte direttamente nel dossier rete unica in quanto Enel detiene il 50% di Open Fiber e CdP è titolare dell’altra metà di Open Fiber ed è azionista anche di TIM.
Il premier Giuseppe Conte, stando a quanto riferisce il quotidiano La Stampa, ieri prima della pausa pranzo ha raccomandato ai due manager di “risolvere il problema della rete unica”. Il progetto caldeggiato dal governo è di una società unica a maggioranza statale tramite Cdp. Gli ultimi sviluppi hanno visto l’arrivo di un’offerta non vincolante del fondo Macquarie per la quota di Enel in OF e secondo alcuni rumor la valutazione data a Open Fiber sarebbe di ben 7 miliardi di euro, ben superiore ai settecento milioni da cui si partì con il progetto nel 2015.
Sviluppi che hanno spinto il mercato a credere in un’accelerazione nel progetto rete unica con il titolo Telecom sugli scudi la scorsa ottava. Il ceo di Tim Luigi Gubitosi confida che Cdp scambi la sua quota in OF con titoli Tim divenendo primo azionista del gruppo tlc facendosi così carico per intero o quasi del debito di Tim. Da valutare quanto tale ipotesi possa essere gradita dal Tesoro e se l’Europa non farà rilievi (Bruxelles non è contraria a una rete pubblica purchè sia neutra rispetto ai privati).