Telecom Italia: ipotesi di tempi più brevi per attuare il MoU sulla rete unica con Open Fiber
Sembrano accorciarsi i tempi per l’attuazione del Memorandum of Understanding (MoU) siglato a maggio sulla rete unica tra TIM, Open Fiber, Cassa Depositi e Prestiti (CDP), KKR e Macquarie. L’obiettivo del MoU è avviare un processo volto alla creazione di un solo operatore delle reti di telecomunicazioni, non verticalmente integrato, controllato da CDP e partecipato da Macquarie e KKR, che consenta di accelerare la diffusione della fibra ottica e delle infrastrutture VHCN (Very High Capacity Networks) sull’intero territorio nazionale.
Secondo fonti di stampa, il progetto sta proseguendo e dovrebbe portare nel giro di un paio di settimane alla presentazione di un’offerta non vincolante per poi completare il processo con un’offerta vincolante entro fine ottobre, come da accordi originari.
Fratelli d’Italia sarebbe però contraria alla presentazione dell’offerta non vincolante in questi tempi. Inoltre, le indiscrezioni ricordano l’ipotesi emersa nei giorni scorsi di un progetto alternativo portato avanti da Fratelli d’Italia relativo a una possibile Opa su TIM da parte di CDP, ma segnala come il progetto appaia difficilmente realizzabile secondo molti osservatori se portato avanti direttamente da CDP. Il punto cruciale, secondo la fonte di stampa, rimane la differenza di valutazioni tra CDP e Vivendi, con la prima non disposta a salire oltre 21-25 miliardi e la seconda che valuta la rete nel range 31-34 miliardi.
“Riteniamo che, al di là della tempistica dell’offerta non vincolante, occorrerà attendere l’esito delle elezioni per avere un quadro più chiaro su tempi e modi della rete unica” affermano gli analisti di Equita che hanno rating Hold su Telecom Italia con target price a 0,39 euro.